Research Output
Mediazione dei conflitti e declinazioni della in-sicurezza urbana. L'esperienza fiorentina (Mediation and declinations of urban in-security. The Florence experience)
  Elena Urso (a cura di), Le ragioni degli altri. Mediazione e famiglia tra conflitto e dialogo : una prospettiva comparatistica ed interdisciplinare, ISBN 978-88-6655-323-6 (print) ISBN 978-88-6655-324-3 (online PDF) ISBN 978-88-6655-465-3 (online EPUB) L'umanità ha sempre barattato un po' di felicità per un po' di sicurezza. (Sigmund Freud) 1 Sommario: 1. Introduzione – 2. L'esperienza pilota: lo Sportello di mediazione sociale creato da L'altro diritto-ONLUS – 3. La Rete degli Sportelli di mediazione: i luoghi, i destinatari e le finalità perseguite – 4. L'impatto concreto: una prima analisi dei dati – 5. I tratti salienti del modello di mediazione fiorentino – 6. Uno sguardo al futuro – 7. Conclusioni 1. Introduzione La città è da sempre luogo d'incontro e scontro sociale. Offre protezione ma è anche luogo del ri-schio, è laboratorio privilegiato per innescare processi di trasformazione, ricomposizione sociale e coopera-zione così come contenitore di sfide cruciali per l'i-dea stessa di convivenza, in particolar modo in tempi di globalizzazione (Magatti 2005: VII ss.; Sassen 1997). Uno dei fenomeni più complessi che le città vivono oggi è il processo di proliferazione massiva dei conflitti di «seconda generazione» (Ceretti 2001: 55 ss.) (familiari, di vicinato, interculturali), maturato all'ombra dell'eclissi delle forme di socialità densa e localizzata e del conseguente deperimento delle for-me endogene e spontanee di autocontrollo sociale. Si tratta di conflitti che toccano gli individui nel pro-fondo, minando l'identità personale e la conviven-za sociale, rapporti di opposizione interpersonale la cui gestione non può essere delegata ad altri, rispetto ai quali la logica vincitore/vinto impoverisce la ca-pacità di autodeterminazione, esponendo le parti ad elevati costi economici, sociali, affettivi e relazionali. A fronte di tale fenomeno, le istituzioni pubbliche, con il loro tradizionale arsenale di politiche repressive di produzione di ordine sociale, stentano a fornire risposte performanti, trascurando o trattando a di-stanze temporali inaccettabili quei conflitti, tradendo la loro promessa originaria (Mosconi). Si percepisce così la solitudine e l'impotenza, soprattutto ci si sen-te inascoltati, condannati alla non-comunicazione, al silenzio nel circuito del disagio, situazione che ali-menta progressivamente la frustrazione, la sfiducia e l'insicurezza nel corpo sociale. Le pagine che seguo-no aspirano a comporre un quadro di sintesi sullo sviluppo di una concreta sfida alla gestione di quei conflitti, alla disperata, erratica ricerca di 'soluzio-ne'. Mi riferisco ai servizi di mediazione dei conflitti micro-sociali nella città di Firenze, dei quali cerche-rò di ripercorrere brevemente la storia, illustrandone il frame teorico di riferimento, documentandone gli aspetti maggiormente significativi sotto il profilo or-ganizzativo e dell'impatto pratico, dal momento del-la loro costituzione a oggi. A un primo, complessivo sguardo, l'esperienza fiorentina appare concreto esempio di come la pra-tica della mediazione, pur germinando dal basso, perché espressione dell'azione di un soggetto del ter-zo settore locale, possa poi essere estesa e stabilizza-ta, divenendo un'articolata rete di servizi accessibili gratuitamente e sostenuta logisticamente dall'Ammi-nistrazione locale. Una rete coordinata con soggetti pubblici e privati che si occupano sul territorio di ge-stire conflitti, con strumenti e obiettivi sensibilmente diversi ma complementari, tutti legati al concetto di giustizia di prossimità (Faget, Wyvekens 2001: 7 ss.; Abel 1982a). L'obiettivo generale perseguito è offrire alla collettività un tempo e un luogo per mobilita-re un potenziale di rigenerazione del legame socia-le simbolico, potenziale del quale la mediazione è al contempo espressione e tentativo di liberazione. Due i livelli d'intervento. A livello 'macro', la rielabora-zione delle condizioni di compatibilità tra individui in uno spazio urbano sempre più privo di fiducia e dialogo, percepito come foriero di rischi e pericoli, un tentativo sperimentale di (ri)definizione di stan

  • Date:

    01 January 2013

  • Publication Status:

    Published

  • Library of Congress:

    K Law

  • Dewey Decimal Classification:

    340 Law

Citation

Maglione, G. (2013). Mediazione dei conflitti e declinazioni della in-sicurezza urbana. L'esperienza fiorentina (Mediation and declinations of urban in-security. The Florence experience). In E. Urso (Ed.), Le ragioni degli altri. Mediazione e famiglia tra conflitto e dialogo, (525-534). Firenze University Press

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